Un progetto di arte pubblica reattivo al sito attiva momenti di incontro intorno al convento di Abbotsford creato dall'artista Gioia Zhou, collaboratori Ceri Hann, Jessica Tanto e Justine Walsh, e comunità".
Prendere in prestito Un mattone per l'ascolto del contatto è costruito come Gioia Zhou esplora lo spazio pubblico con un ascolto attivo che fa rivivere il Convento attraverso incontri momentanei, resi possibili da input collettivi. Il processo si impegna a collaborare con la comunità, promuovendo dialoghi collettivi come forza dirompente che mettono in crisi le norme e i binari prescritti negli spazi pubblici.
Il progetto è realizzato con materiali specifici per il sito e semplici dispositivi per la produzione di suoni, come un microfono a contatto, che consentono di sperimentare le vibrazioni incarnate negli oggetti e nella loro materialità.
Siete già spettatori del Convento, artisti o creativi, interessati alla camminata e all'esplorazione spaziale? Allora questo è il progetto perfetto per voi. Utilizzando le istruzioni e la mappa fornita, scoprirete voci trascurate ed esperienze inaspettate.
10 - 12 ottobre
12:00 e Ore 13:00 (30 minuti ciascuno)
Incontro al cancello principale
Gratuito. È richiesta la registrazione.
Registrati ora
Circa
Gioia Zhou
Pratica come artista, designer e produttore con sede a Naarm/Melbourne. La sua pratica coinvolge le condizioni affettive interne ed esterne, dispiega esperienze nella vita di tutti i giorni con interventi temporanei che alterano le norme e mira ad amplificare le esistenze trascurate. Il processo creativo di Joy risponde alle condizioni esistenti.
Esse rispondono allo spazio con una conoscenza incarnata e con le corrispondenti dinamiche di potere che sono incorporate nelle loro prospettive intersezionali. In questa pratica, lo spazio viene ridisegnato attraverso le relazioni. Non c'è un mezzo fisso con cui lavorano, ma rispondono al contesto, estendendosi attraverso pratiche sonore, grafiche, testuali, performative, spaziali e di impegno sociale.
Ceri Hann
Operatore artistico multidisciplinare che sviluppa forme d'arte partecipativa volte a migliorare le condizioni per la generazione di idee collettive. Questo approccio alla pratica spesso evita la categorizzazione, poiché i risultati sono intenzionalmente disinnescati nella meraviglia e nel vagabondaggio della vita quotidiana. Ceri ha completato la ricerca di dottorato presso l'RMIT, The Making of a Knowledge Casino (2016). Ceri è stata tutor di sessione e docente ospite presso la School of Art e la School of Architecture and Design dell'RMIT e ha un impegno costante nell'ambito dei programmi post-laurea Art in Public Space e MFA.
Ceri ha presentato il suo lavoro al Melbourne Comedy Festival (2017), al Liquid Architecture (2015), al RMIT Project Space (2014) e ha tenuto laboratori al West Space, al Blindside Sound Series e al Testing Grounds. Ceri è anche la metà di Assemblea pubblica.
Jessica Tanto
Creativo e pensatore cinese-indonesiano con sede a Melbourne. Come artista multidisciplinare, ha prodotto interventi site-specific, performance e laboratori comunitari in spazi digitali e fisici. Il processo creativo di Jessica è influenzato dalla sua formazione diversificata in belle arti, psicologia, terapia occupazionale e antropologia, nonché dalla sua esperienza di vita tra Giava e Melbourne.
Usano la giocosità per mettere le persone in condizione di riflettere sulle norme sociali e sulle sfide inosservate presenti nella vita quotidiana. La loro pratica è fondata sull'onestà, la curiosità e l'amore.
Justine Walsh
Un artista non binario che vive nelle Nazioni Kulin non riconosciute. Le sue origini sono irlandesi, inglesi, ebraiche (Polonia) e anglo-birmane.Con materiali quali pietra, gusci d'uovo, piante, voce, suono, film e performance, Justine crea gesti di intimità, ponendo sottilmente domande sull'essere e sul vuoto attraverso un lavoro iterativo e basato sul processo.
Scolpiscono, raccolgono, ascoltano e producono opere sonore, disponendo questi elementi insieme come resti e offerte. Fondati su una pratica vocale e sonora profondamente radicata, ispirata all'archeologia sperimentale e alla guarigione popolare, raccolgono e ricercano, percependo affinità nelle loro esperienze e usanze di rituale, lutto, trasformazione e rinnovamento.